Discover the best top things to do in Aprilia, Italy including Centro Commerciale Aprilia2, Statua di San Michele Arcangelo, Monumento in Memoria di Flechter Waters, Piscina Comunale Aprilia Multiservizi, Statua della Dea Cibele, Parco Malibran.
Restaurants in Aprilia
3.5 based on 61 reviews
Nel centro commerciale si può passeggiare piacevolmente facendo compere di ogni genere, si può anche mangiare in uno dei ristoranti o fast food
4 based on 17 reviews
Went on a work trip and was staying near this it was nice. Guessing the holes in it was from WW2 though it was nice I wouldn't to a trip here just to see it
3.5 based on 13 reviews
A monument dedicated to the fallen allies dispersed in Aprilia, in the place where he died February 18, 1944 Eric Fletcher Waters, father of Roger Waters, historical leader of Pink Floyd
Invece di attirare l'attenzione con le carnevalate andando a pescare parenti di personaggi famosi, si cerchi di valorizzare la storia cittadina alzando agli altari della gloria coloro che questo territorio lo hanno ritirato su dopo il disastro della guerra. In particolare mi riferisco ai bonificatori del dopo conflitto che hanno sanificato la nostra terra.
4.5 based on 2 reviews
Un posto incantato nel cuore di una Città calda ed infuocata questa estate.
Luogo dopo poter passare un paio di ore o tutta la giornata nel refrigerio di una bella piscina.
Ci sono 2 piscine 1 per i bimbi altezza 80 cm ed una per gli adulti alta 3,50 mt nel punto più alto
4.5 based on 2 reviews
La statua fu trovata nel 1969 in via della Selciatela, località ‘Spaccasassi’ nel territorio del comune di Aprilia.
Alta circa metri 1,14 è in marmo bianco di Carrara ed è datata al II secolo d.c.; rispecchia l’iconografia e le caratteristiche tipiche della Dea Cibele , il velo, il capo turrito, due leoni accovacciati ai suoi piedi. Gli avambracci della scultura oggi mutili, se confrontati con altre copie, possiamo dedurre che avesse nella mano destra una patera o un ramo di pino e nella sinistra un timpano.
Questa divinità Frigia identificata dai Greci con Rea, la gran madre di tutti gli esseri viventi, il cui culto venne introdotto a Roma in occasione dell’invasione Annibalica del 204 a.c. (seconda guerra punica).
In quel frangente, come racconta Tito Livio (Ad urbe condita XXIX,10) , i libri Sibillini profetizzarono che il nemico sarebbe stato vinto soltanto se la Dea fosse arrivata a Roma da Pessinunte, dove era il suo tempio più sacro.
Le venne dedicato un tempio sul Palatino consacrato nel 191 a.c., in modo solenne, dove era custodito insieme al suo simulacro, un aerolito nero,la sua espressione simbolica.
La Magna Mater aveva dei mitici assistenti,esseri semi-demoniaci chiamati Corybantes, e i suoi sacerdoti detti Galloi imitando Attis , erano castrati. Al culmine dei festeggiamenti della Dea il 24 Marzo, detto “Dies sanguinis”, il sacerdote gerarchicamente più importante, l’Arci Gallus, si procurava ferite alle braccia facendole sanguinare in onore della Dea. Una religione misterica il cui culto prevedeva cerimonie violente e ferimenti collettivi dando origine a fenomeni di trance ed estasi raggiunte probabilmente con l’ausilio di droghe. A Roma il suo culto prima disprezzato, da L’imperatore Claudio in poi si aprì ad un fervore dichiarato e fanatico.
Una versione mitologica racconta che Cibele si innamorò perdutamente del fanciullo Attis, ma quando questi si sposò con la figlia del re Mida, ella ingelosita suscitò la follia in tutti i presenti compreso lo stesso Attis che si evirò sotto un pino sanguinando fino alla morte. Il suo corpo, rimanendo incorrotto, simboleggiava la continua morte e risurrezione del ciclo vegetativo attraverso la Magna Mater terra.
Secondo Lorenzo Quilici professore di topografia antica, la statua di Cibele ad Aprilia è da mettere in stretta relazione con un altro ritrovamento nella zona, quella del bassorilievo di Antinoo silvano conservato al museo di palazzo Massimo a Roma. D’altronde blocchi tufacei risalenti a costruzioni pre- imperiali e poi utilizzati in quelle medioevali adiacenti alla torre del Padiglione, lasciano supporre un uso votivo, riferibile ad un importante stanziamento rurale costituitosi nella zona.
La nostra Cibele oggi è posta nell’atrio della biblioteca comunale di Aprilia, un notevole sopramobile ingombrante che le autorità comunali non sanno bene cosa farci. In attesa che qualche ‘enfant progige ‘ della politica Apriliana se ne curi, al pari delle molte testimonianze archeologiche del territorio che giacciono nell’oblio della memoria e nell’incuria degli uomini.
4 based on 7 reviews
Una gran bella struttura con campo di calcetto, ampi parchi verdi, una piccola piscina ed un locale adibito a sala per catering o per organizzare una festa. Un po fuori mano e con indicazioni inesistenti ma comunque con una buona ricettività. Ottima per organizzare le feste di compleanno od altro.
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